
Licenziamento individuale a Roma
Il licenziamento è l’atto con cui il datore di lavoro risolve il rapporto di lavoro.
Cos'è il licenziamento individuale
A seconda del numero dei dipendenti cui è stato comminato il licenziamento, si distingue tra licenziamento individuale intimato ad un singolo lavoratore e licenziamento collettivo.
Motivi del licenziamento individuale
Esistono diverse motivazioni che possono dare origine ad un licenziamento illegittimo:
- l’assenza di giusta causa;
- l’assenza di un giustificato motivo soggettivo;
- l’assenza di un giustificato motivo oggettivo;
- il licenziamento orale (o verbale);
- il licenziamento in maternità o in conseguenza del matrimonio.
Per giusta causa
Il licenziamento per giusta causa può essere comminato quando il lavoratore pone in essere una grave violazione degli obblighi contrattuali, tale da ledere in modo insanabile il rapporto di fiducia tra le parti e da non consentire la prosecuzione nemmeno temporanea del rapporto di lavoro (c.c. 2119).
La giusta causa pertanto, rappresenta il licenziamento in tronco e non richiede alcun preavviso .
Deve essere necessariamente preceduta dall’attivazione di un procedimento disciplinare e, in particolare, dalla preventiva comunicazione delle “contestazioni di addebito”, per consentire al dipendente una adeguata difesa da accuse eventualmente infondate.
Giustificato motivo soggettivo
Il giustificato motivo soggettivo rappresenta un comportamento del dipendente disciplinarmente rilevante ma non grave a tal punto da comportare il licenziamento per giusta causa. È soggetto ad una specifica procedura , la cui violazione lo rende nullo.
Rientrano in questa tipologia di risoluzione del rapporto di lavoro anche le figure dello scarso rendimento e del comportamento negligente del dipendente.
Giustificato motivo oggettivo
Il giustificato motivo oggettivo implica che la motivazione del licenziamento non riguardi il dipendente ma l’organizzazione dell’impresa.
In questa ipotesi di recesso rientrano: la crisi dell’impresa, la cessazione dell’attività o il venir meno della necessità delle mansioni che svolgeva il lavoratore; la perdita da parte del lavoratore, non per propria colpa, delle capacità necessarie a svolgere le mansioni per cui venne assunto.
Diventa quindi estremamente importante che sia un legale specializzato in diritto del lavoro a valutare le motivazioni addotte, così da verificarne l'attendibilità.
Licenziamento per esubero dipendenti: un caso di recesso dal contratto di lavoro per motivo oggettivo è quello in cui, ad esempio, l’azienda esternalizza l’attività di vigilanza, trovandosi, di conseguenza, con personale in esubero.
Se ti trovi in uno dei casi sopra descritti non esitare a contattare lo Studio Legale Flaminio; da anni operiamo a Roma e siamo specializzati nella difesa dei lavoratori.
Licenziamento orale
Viene intimato senza alcun atto formale da parte del datore di lavoro; in questi casi è bene che il lavoratore faccia pervenire immediatamente una raccomandata A/R e la messa a disposizione per la ripresa immediata dell’attività.
Licenziamento economico
Nella stragrande maggioranza dei casi, il licenziamento per motivi economici deriva: da un calo del fatturato, dall’automazione di un processo produttivo, dalla fusione tra due realtà aziendali o dall’impossibilità oggettiva del dipendente di svolgere le mansioni per le quali è stato assunto a causa di inidoneità psico-fisica.
Rientra nell’ipotesi di giustificato motivo oggettivo anche il licenziamento individuale per riduzione del personale.
In questo caso, il datore deve offrire la possibilità di un reimpiego al lavoratore, cd. repechage, altrimenti il licenziamento è illegittimo e al lavoratore deve essere risarcito il danno, in base all’anzianità di servizio e al carico familiare.
Impugnazione del licenziamento individuale
L’impugnazione del licenziamento deve avvenire entro 60 giorni dalla ricezione della sua comunicazione in forma scritta.
Può essere fatta con qualsiasi atto stragiudiziale comunque idoneo a manifestare la volontà del lavoratore ed è inefficace se non è seguita entro il successivo termine di 180 giorni, dal deposito in tribunale del ricorso oppure dalla comunicazione alla controparte della richiesta del tentativo di conciliazione.
Licenziamento per cessazione attività con meno di 15 dipendenti: In caso di licenziamento comminato da aziende con meno di 15 dipendenti si applicano le nuove tutele, ossia:
- reintegro in caso di licenziamento discriminatorio, nullo o intimato in forma orale;
- indennità risarcitoria per licenziamento per giustificato motivo oggettivo e in alcuni casi di licenziamento disciplinare;
- reintegro se il giudice stabilisce l’insussistenza del fatto materiale contestato al lavoratore, in presenza di preteso giustificato motivo soggettivo o giusta causa.
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